KETTLEBELL: QUALE PESO USARE?
Come scegliere il peso con le Kettlebell?
Vi siete mai trovati, in palestra, a guardare le kettlebell e non sapere quale peso scegliere?
Vi ritrovate davanti ad una rastrelliera con innumerevoli kettlebell, che vanno dai 4 ai 32 kg, e provate a sollevarne una via l’altra.
Questa è una cosa molto comune inizialmente.
Sul mercato sono agevolmente reperibili kettlebell da: 8-10-12-16-20-24-28-32-36-40 e 48 kg; si trovano anche delle taglie intermedie, che vanno da 4 a 6 kg, ma che dal mio punto di vista, sono totalmente inefficaci e non adeguate, neanche per il primo allenamento.
Per risolvere la problematica semplice ma non banale (della scelta del carico) è bene distinguere e capire quale può essere il proprio grado di forza iniziale: ovviamente, in primis, vi è la classificazione di genere ma segue la distinzione tra allenato/a e non allenato/a.
Tendenzialmente una donna allenata ha la possibilità di iniziare con le kettlebell utilizzando la taglia da 12 kg, per poi proseguire gli allenamenti con pesi da 16 e 20 kg.
Invece la donna non allenata comincerà ad approcciarsi ai pesi utilizzando quello da 8 kg, con la possibilità poi di passare, avendo acquisito più consapevolezza e capacità di svolgere correttamente gli esercizi, alle taglie di 12 e 16 kg.
L’uomo non allenato ha una “taglia iniziale ideale” di 16 kg, per poi incrementare con 20 e 24 kg; infine l’uomo che viene definito “forte” può utilizzare già la kettlebell di peso 20, successivamente incrementabili con taglie che variano dai 24 e 32 kg.
Date queste considerazioni, è opportuno tenere sempre a mente il proprio grado di allenamento; infatti anche se pensate o valutate di essere delle persone allenate, questi carichi non devono essere vincolanti ma vogliono essere solamente dei riferimenti per aiutarvi ad affrontare i primi allenamenti con le kettlebell. Quest’ultimi infatti non si possono improvvisare, è quindi sempre bene farsi seguire per evitare qualsiasi tipo di infortunio.
Chiudo con una frase, di Pavel Tsatsouline, che mi ha sempre fatto riflettere:
“Se ti stai chiedendo che cosa si intende per forte, molto probabilmente non ci si sta riferendo a te.”